Scrivi un commento
al testo di Amina Narimi
Fiume di portata
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Fidandosi del buio dietro gli occhi si trovano bagliori come stelle quando la tua voce riempie il vuoto scavato per i fianchi nel palato un tutto che si tiene tra la fronte e il gran silenzio del tuo sguardo sulla sera – E’ il nostro mondo, di toccarci con le ali, poi raccolte, sopra il tavolo in castagno, verso un lembo raro del giardino, fino al mare aperto. Una mansione, il prolungamento della casa, lungo il sentiero dei lecci secolari, fin giù alla distesa delle viti. Dove inizio a camminare- coi fiori più selvatici, e l’agave che ti offro sulle labbra- è il mio posto, sui camini delle fate, che taglia tutti i nodi delle mani, e basta poco, per andare al faro ,alle tempeste coi resti delle mareggiate se nell’ambra fai bollire le tue reti, tra il fogliame del miobosco c’è l’odore di albicocche solo tue..allora salgo salgo sopra il noce. Per toccarti ho legato con i rami un filo al piede annodato all’altro capo con l’azzurro, un principio che ogni sera quasi muore, poi risale con il giorno a copricapo, spruzzando sulla terra la tua voce, con i semi che può spargere una baia, arrivo dentro il fiordo che più amo e le vene sono un fiume di portata.
|
Leonora Lusin
- 15/01/2017 22:11:00
[ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]
Un fiume damore scorre nelle tue vene e questa poesia lo rivela tutto.Mi sono sentita te e ho camminato con te e con te sono salita sopra il noce.Che magia Amina!
|
Lig E. Norant
- 08/08/2016 12:43:00
[ leggi altri commenti di Lig E. Norant » ]
La fecondità di una poesia, è generare altre ispirazioni, magari non sempre allaltezza della musa ispiratrice, pur tuttavia non meno di devota scrittura.
Parole come balsamo sulle ferite di unanima in esilio tra il cielo delle stella già intraviste nello sguardo di un buio dentro gli occhi e la terra del silenzio di un altro divenuto il tu
per avere delle ali nel nostro mondo racchiuso in una mano che fiorita a giardino, si arte di mansioni per unopera in castagno che dà forma al temporale nellEterno.
Allora quel tu ci diventa casa prolungamento della gioia sul cammino delle fate o del lamento delle bestie per lodore della terra quando si raggruma in mille umori.
Così il faro, il mare, la tempesta, così la mareggiata sulle reti è lalbicocca come anello sopra il piede è quel tu ritrovato come un fiordo dove muore nella sera ogni pace per la gioia caduta come stella tra le rughe millenarie della terra.
Sia accolto clemente questo piccolo omaggio.
|
Amina Narimi
- 02/08/2016 00:35:00
[ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]
Siete chi amo.. " non sono buona" di scriverlo in altro verso
|
Cristina Bizzarri
- 31/07/2016 19:42:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Sono seduta al tuo tavolo di castagno e ti vedo, Amina, perché la tua poesia è visione in cui entrare, partecipare. E celebro in silenzio questo momento del tuo rosario di foglie, sapienza divina, orazione. E capisco che non è questione di credere ma di sapere.
|
Ferdinando Giordano
- 31/07/2016 18:16:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]
Dicesi "divino" tutto ciò che passa per il legno e non si ferma, ma diventa nettare per lanima. Come ti hanno distillata?
|
|
|